Escursione Invernale al Lago Nero da Bousson di Cesana Torinese
Escursione Invernale al Lago Nero
Partendo da Bousson di Cesana Torinese con sosta al Rifugio Mautino
Se anche voi siete a casa in questi giorni festivi e vi sentite un po’ in colpa per i bagordi di Natale e Santo Stefano, sapendo che deve ancora arrivare il cenone di Capodanno, ecco una bella escursione da poter fare con le ciaspole o come gita di sci alpinismo per smaltire qualche caloria.
Premetto che questo itinerario è possibile farlo anche d’estate alla scoperta dei bellissimi laghi alpini sia a piedi che in bici (per i più allenati). oppure si può arrivare al Lago Nero anche in auto percorrendo una strada sterrata (di circa 6 chilometri).
Cesana Torinese
Cesana Torinese si trova in una posizione strategica al centro dell’Alta Val Susa, crocevia del comprensorio sciistico della Vialattea, sull’antica strada romana che portava dalla Pianura Padana alle Gallie, ai piedi del Monte Chaberton. Un comune ricco di storia con un territorio servito da centinaia di chilometri di sentieri e strade sterrate come gli antichi sentieri di collegamento tra le borgate alle strade e mulattiere militari fino alla rete di sentieri che la squadra forestale
della Regione Piemonte ha ripristinato o tracciato negli ultimi anni.
Per maggiori info su questi itinerari con le racchette da neve, ecco la sezione dedicata nel sito del Comune di Cesana Torinese
Da Bousson al Lago Nero
Per questa piacevole escursione giornaliera è possibile partire sia dal grazioso borgo di Bousson (a 3 chilometri dal centro di Cesana Torinese) che dalla borgata di Sagna Longa proseguendo verso il colle della Bercia (2200 mt).
Da qui si prosegue per la strada sterrata (sconnessa) che porta verso Cima Saurel per iniziare il piacevole itinerario di circa 2km verso il Lago Nero seguendo le indicazioni per la capanna Mautino. Se si decide di vivere la montagna lentamente ed esplorare i numerosi sentieri, il rifugio Mautino è un ottimo punto tappa, si a come ristoro che per pernottare.
Da qui anche è possibile raggiungere le piste di Claviere, quando queste non sono ancora aperte.
Se si vuole rientrare a Cesana passando Bousson vi consiglio di fermarvi a visitare la chiesa parrocchiale di Bousson dove si può ammirare la scultura lignea detta anche la Madonna del Lago Nero e sostare presso la trattoria del centro.
Attenzione alla sicurezza in montagna
Ora vorrei soffermarmi come sia sempre più facile intraprendere sport di montagna anche da chi non la conosce a molto.
Infatti io mi limito a ciaspolare e proverei lo sci di fondo al massimo, mentre il mio fidanzato Lucas ama fare fuoripista scendendo con il suo nuovo snowboard da sci alpinismo “splitboard”.
Lui, che la neve la conosce da quando ha messo i primi sci a 6 anni, ha molta attenzione sui dispositivi di sicurezza da adottare.
Le insidie della montagna invernale bisogna prevenirle con un adeguato equipaggiamento.
Ma qual è l’attrezzatura di sicurezza sulla neve destinata a scialpinisti e freerider?
- Sci fuoripista o splitboard con l’attrezzatura di sicurezza giusta come le pelli di foca e racchette;
- Artva o Arva. Accessorio fondamentale per riuscire a localizzare e disseppellire nel più breve tempo possibile una persona travolta da una valanga. Ovvero è un ricetrasmettitore che va indossato ben aderente al corpo in modalità di trasmissione prima di iniziare qualsiasi uscita in ambente naturale innevato non sorvegliato. Va tenuto acceso per tutta la gita e spento solo alla fine. Nell’eventualità di un incidente da valanga chi non è stato travolto inizierà la ricerca commutando l’apparecchio sulla modalità ricezione, dopo aver localizzato con la maggiore precisione possibile il punto di travolgimento.
In caso di valanga: fino a 15 minuti dal seppellimento le probabilità di trovare una persona ancora viva superano il 90% per poi calare drasticamente: è necessario avere l’Arva sempre con sè!
- Pala – Avere con sè una buona pala nello zaino è di fondamentale importanza per facilitare le manovre di scavo e disseppellire velocemente l’infortunato.
- Sonda – Accessorio che permette di stabilire il punto esatto e la profondità in cui si trova la persona sepolta. La sonda deve essere lunga almeno 200 cm e di rapido assemblaggio.
MUST TO HAVE: Il sistema Arva-pala e sonda costituisce l’attrezzatura di sicurezza di base da cui non si può prescindere per muoversi su terreno innevato fuori dai percorsi battuti.
Altri presidi che si possono utilizzare:
- Casco – Esiste l’obbligo di utilizzo del casco protettivo per i minori di anni quattordici (in pista) ma un buon casco per scialpinismo non fa male sulla propria testa. Leggero e comodo sembra quello dell mtb.
- Zaino Airbag – Consigliato ai freerider, che amano il fuori pista. Ora sono ancora molto costosi (e piuttosto pesanti) ma quando indossati consentono di aumentare notevolmente il galleggiamento di una persona travolta da valanga.
- Avalung – Un boccaglio per respirare sotto la neve. Grazie all’ausilio di questa riserva d’aria, in attesa di soccorsi è possibile prolungare sotto la neve l’autonomia d’aria di circa un ora.
Il mercato offre varie soluzioni per la vostra sicurezza sulla neve ma sono strumenti! Occorre avere piena consapevolezza di rischi in montagna e avere buon senso.
Sul sito della FISI – Federazione Italiana Sport Invernali, trovate alcuni approfondimenti su norme e regole della sicurezza in pista.
Detto questo auguro a tutti di trascorrete un sereno fine 2016 e passare un 2017 pieno di soddisfazioni e divertimento in buona compagnia e in luoghi che vi fanno stare bene!
Destinazione mondo 20
Prenderemo sicuramente nota di ogni singolo consiglio che hai dato perché sembra davvero essere un posto meraviglioso. ❤️